Il 2 novembre il nostro Matteo Navacci ha partecipato ad un’audizione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato, per parlare del DL Capienze (DL 139/2021). All’audizione ha partecipato, tra gli altri, anche il Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati.
Il DL Capienze ha modificato alcune disposizioni del Codice Privacy italiano, creando una situazione privilegiata per il trattamento di dati da parte della pubblica amministrazione. Questo può causare alcuni problemi, sia per la tutela dei diritti dei soggetti interessati, che per le pubbliche amministrazioni e le aziende.
Come detto durante l’intervento di Matteo Navacci, il rischio è infatti che gli enti locali diano inizio a trattamenti di dati senza alcuna pianificazione e senza avere le competenze per gestirli. Questo può creare inefficienze, violazioni di legge e possibili contenziosi con i cittadini.
Dalle modifiche del Decreto Capienze potrebbero derivare poi anche delle conseguenze e dei rischi per le aziende che hanno a che fare con la pubblica amministrazione. Se da una parte infatti la pubblica amministrazione è oggi più libera di acquisire e trattare dati personali (e quindi richiederli anche alle aziende), dall’altra il Decreto capienze non si applica ai privati, che invece dovranno rispettare pienamente il GDPR.
È innegabile che in un contesto del genere la figura del DPO (Data Protection Officer) ricopre un ruolo sempre più importante per guidare l’azione del titolare del trattamento.